Lo chef
Leonardo Vescera
La mia storia
Da piccolo alla classica domanda “cosa vuoi fare da grande?”, mentre gli altri rispondevano l’astronauta, l’ingegnere o il calciatore, io ero già certo della mia strada: il cuoco. Nel mio immaginario era un lavoro che permetteva di girare e scoprire il mondo, fisicamente e tramite i sapori, e così è stato.
Ho girato l’Italia, l’Europa e il resto del Mondo traendo da ogni esperienza insegnamenti che hanno contribuito a costruire la mia idea di cucina. Al Klum di St Moritz capii l’importanza della disciplina, della tecnica e l’attenzione verso il piatto; durante il periodo presso il club della Famiglia Reale inglese furono la precisione e il rigore i principali protagonisti di un’esperienza dedicata esclusivamente alla cucina; il rispetto della materia prima, invece, proviene dagli insegnamenti degli chef giapponesi. La curiosità è sempre stata l’alimentatore della mia vita e nel 2013 ho completato il terzo e ultimo livello AIS, l’Associazione Italiana Sommelier, conseguendo il titolo di Sommelier Professionista.
Ovunque io sia stato ho carpito i segreti dei più grandi chef con cui ho lavorato. Dal Portogallo alla Svizzera, da Mosca agli Stati Uniti, dall’Ambasciata d’Italia a Parigi al Billionaire, al Don Alfonso di Napoli, per poi fare ritorno a Vieste e realizzare il “mio capriccio”.
La mia cucina
Le esperienze vissute nelle varie cucine hanno contribuito a concretizzare la mia idea di cucina: sincera, fatta di pochi ingredienti e riconoscibili, limitando la trasformazione e servendo un prodotto nel suo più autentico sapore.
Mi piace definirla una cucina “fusion” che unisce sapori e metodologie diverse: il pesce fresco pescato proprio di fronte al molo, i prodotti genuini di questa terra – tenendo conto sempre della stagionalità. Vedo il cuoco come un artigiano, per questo ogni giorno ci occupiamo di tutte le preparazioni, dal pane fatto in casa alla pasta e la pasticceria.
Il mio Capriccio
Dopo aver sperimentato cucine e lavori differenti è nato in me “un capriccio”, il desiderio di creare un luogo in cui le persone potessero mangiare e stare bene. Così, nel 2009, nasce “Il Capriccio”, una cornice sul paesaggio di Vieste. Fin da subito ho voluto mantenere ben saldo il collegamento con la mia terra e son partito dai loro produttori, affidandomi a loro, imparando la stagionalità dei singoli prodotti e assaporandone i diversi sapori.
Pioniere nella valorizzazione del territorio, tramite ingredienti e carta dei vini, al Capriccio ho posto particolare cura e attenzione alla cantina, con una selezione di oltre 500 etichette pregiate.
Con Il Capriccio ho realizzato il mio sogno e col tempo sono giunti i riconoscimenti a livello nazionale e internazionale:
- come chef e sommelier faccio parte del circuito JRE Italia – Jeunes Restaurateurs;
- Il Capriccio è Krug Ambassade per Krug in Italia,
- più volte inserito nelle maggiori guide di settore e nella Guida Michelin come BIB Gourmand Restaurant.
- Certificato Halal
News e Blog
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